lunedì 3 luglio 2023

Il turismo sostenibile in Montenegro – La baia di Kotor

 



https://siviaggia.it/viaggi/europa/le-bocche-di-cattaro-fiordo-montenegro/9314/



Chi ama il mare incontaminato non potrà esimersi dall’organizzare un viaggio in Montenegro, dove si trovano le Bocche di Cattaro: si tratta di una baia splendida e spettacolare, caratterizzata da una serie di insenature che creano un suggestivo paesaggio costiero di grande impatto. Boka Kotorska, in italiano appunto Bocche di Cattaro, è meta di un turismo ancora discreto e poco chiassoso, e quindi ideale per chi è in cerca di tranquillità.

La baia è detta anche “la sposa dell’Adriatico”, per la struggente bellezza che si presenta al visitatore quando ammira questo meraviglioso spettacolo naturale. Le Bocche di Cattaro sono considerate il più meridionale fiordo d’Europa, titolo conteso dal Fiordo di Furore, vicino ad Amalfi. In entrambi i casi si tratta di antichi valloni fluviali invasi dal mare. Ecco tutto quello che c’è da sapere per visitare e raggiungere le Bocche di Cattaro, i fiordi del Mediterraneo.



Cosa vedere alle Bocche di Cattaro

Oltre a godere dei magnifici paesaggi delle Bocche di Cattaro, potrete visitare alcuni dei luoghi più affascinanti del Montenegro. Tra strade impervie e cittadine caratteristiche, ecco quello che potete visitare nei dintorni delle Bocche di Cattaro.



La strada panoramica di Kotor

La prima cosa da fare durante un viaggio nei fiordi montenegrini è percorrere la strada panoramica che dalla città di Kotor raggiunge Cetinje. “La strada dei 50 tornanti” è una delle strade più panoramiche d’Europa e attraversa una parte del Parco Nazionale di Lovćen. I tornanti, per quanto affascinanti, sono difficili da percorrere: assicuratevi di avere un mezzo adatto. Man mano che percorrete questa strada, avrete una vista sempre più spettacolare sulla baia di Kotor.



La città di Kotor, patrimonio dell’umanità

La principale città delle Bocche di Cattaro è Kotor (o Cattaro, appunto), è situata in fondo al fiordo e circondata da una cinta muraria. Si tratta del più imponente porto naturale del mar Mediterraneo ed è anche stata dichiarata Patrimonio UNESCO. Il centro storico, un labirinto di vicoletti e piazzette nascoste, si trova proprio tra le mura, su cui si può passeggiare per ammirare la città dall’alto.



Nella cinta muraria vi sono ben 30 chiese, tra le quali spiccano in particolare, oltre alla Cattedrale di San Trifone, quelle di Sant’Anna, San Luca, San Paolo e Santa Maria. Meritano una visita anche il Palazzo Ducale, dallo stile barocco ma anche un po’ rinascimentale, la Torre dell’orologio, il Palazzo Pima e il Palazzo Drago.



















sabato 1 luglio 2023

Eurosostenibilità - Konsum srl racconta i contenuti dell'Obiettivo n.15 Vita sulla Terra dell'Agenda 2030

 





Giunti ormai a metà del 2023, il cammino di Eurosostenibilità continua. Konsum srl accompagna il percorso informativo quale partner di informazione, impegnandosi in un lavoro di documentazione e 'racconto' degli obiettivi dell' Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità.


“L’Obiettivo 15 dell’agenda ONU 2030- commenta Valentino De Faveri, amministratore di Konsum srl-,recita: “Proteggere, ripristinare e promuovere l’uso sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire in modo sostenibile le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e invertire il degrado dei suoli e fermare la perdita di biodiversità”.


Diamo un significato alle parole. La biodiversità è la ricchezza (varietà e quantità) di vita sulla terra: piante, animali e microrganismi, i geni che essi contengono, gli organismi in tutte le zone della Terra nelle quali le condizioni ambientali permettono lo sviluppo della vita. Tutti insieme contemporaneamente, influenzandosi reciprocamente. Inoltre, questa infinita varietà di organismi viventi non è omogenea, ma nel corso del tempo, cambia da un ambiente all’altro.


Purtroppo, le statistiche delle varie organizzazioni mondiali, mostrano una costante riduzione della biodiversità e una perdita delle superfici boschive.


La diminuzione dei territori abitati da foreste, nostre protettrici, minaccia indirettamente il benessere di tutto il genere umano e direttamente le popolazioni povere (anche indigene) che ci vivono.

La foresta è parte integrante e fondante dell’ecosistema, fornisce ossigeno per la sopravvivenza degli esseri viventi, cibo per gli erbivori, nonché rifugio per una buona parte del mondo animale selvatico.

Si dice, con una fantastica metafora, che le foreste sono i polmoni della nostra terra ed è vero che grazie alla loro attività di fotosintesi assorbono la CO2, trattengono il Carbonio e liberano l’ossigeno.

“Parlare di questi temi e porsi degli obiettivi non è una battaglia green fine a sé stessa, è sopravvivenza.”


Protezione a 360°


L’obiettivo 15 si prefigge di proteggere, ripristinare e promuovere l’uso sostenibile degli ecosistemi. Un processo già avviato che si dovrebbe sviluppare appieno entro il 2030. Ecco un riassunto:

garantire la conservazione, il ripristino e l’utilizzo sostenibile degli ecosistemi di acqua, delle foreste (arrestare la deforestazione, ripristinare le foreste degradate e aumentare la riforestazione e il rimboschimento) delle paludi, delle montagne e delle zone aride;

garantire la conservazione degli ecosistemi montuosi, incluse le loro biodiversità;

proteggere le specie a rischio di estinzione;

promuovere una distribuzione equa e giusta dei benefici derivanti dall’utilizzo delle risorse genetiche e promuovere un equo accesso a tali risorse, come concordato a livello internazionale;

agire per porre fine al bracconaggio e al traffico delle specie protette di flora e fauna, combattere il commercio illegale di specie selvatiche e introdurre misure per prevenire l’introduzione di specie diverse e invasive;

integrare i principi di ecosistema e biodiversità nei progetti nazionali e locali, nei processi di sviluppo e nelle strategie e nei resoconti per la riduzione della povertà;

mobilitare e incrementare in maniera significativa le risorse economiche da ogni fonte per preservare e usare in maniera sostenibile la biodiversità e gli ecosistemi.


Chi ospita chi?

È vero, la Natura non è una fabbrica eterna di prodotti e servizi per la nostra sopravvivenza. Come accennato all’inizio, i vari ecosistemi se la sono cavata benissimo per miliardi di anni, poi è arrivato l’uomo e la terra continuava a provvedere a sé stessa e al nuovo ospite. Poi l’uomo si è illuso che grazie alla sua intelligenza avrebbe potuto governarla, ma così non è accaduto anzi, e negli ultimi decenni il rapporto si è incrinato. Abbiamo sfruttato le risorse del pianeta perché lo consideriamo come una nostra proprietà invece siamo noi ad appartenere alla terra e, appena lo riconosceremo, potremo cominciare ad abitarla con attenzione e rispetto.

Come sempre, spetta al genere umano, a tutti i livelli di influenza e potere, ripristinare la bellezza, la salubrità, la sostenibilità.